FROSINONE – 06 GIU – Attimi di tensione nel carcere di Frosinone la notte scorsa. Intorno alle 2 un detenuto di origini africane si è inferto diverse ferite in tutto il corpo e dopo ha provocato un incendio. Secondo la ricostruzione del sindacato Sappe, l’uomo è stato portato prima in infermeria per le cure del caso, ma lì avrebbe preteso la somministrazione di un farmaco, contro il parere del medico.
Accompagnato in cella, l’uomo ha quindi dato fuoco al materasso. Il fumo ha subito invaso l’intera sezione ed il corridoio che dà accesso ai reparti dell’ala detentiva. Gli agenti della polizia penitenziaria hanno evitato il peggio, sono riusciti a spegnere subito le fiamme con gli estintori a disposizione e salvando la vita allo stesso detenuto, e facendo evacuare altri che avevano le proprie stanze invase dal fumo. La situazione è tornata alla normalità solo verso le ore 5.00.
“Una situazione sempre critica ed allarmante”, commentano Franco d’Ascenzi e Piero Pennacchia, dirigenti sindacali del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Fatti del genere – continuano – sono ormai all’ordine del giorno, grazie anche alla Direzione che non prende seri provvedimenti nei confronti di quei detenuti che ogni giorno compromettono l’ordine e sicurezza dell’Istituto”. Rincara la dose Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che sollecita Ministro e Capo DAP a intervenire: “Sono stati momenti di grande tensione, gestiti con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari. Non possono più essere ammissibili e tollerabili atteggiamenti del genere”. Il Sappe, in merito a quanto accaduto, intende rivolgere la propria vicinanza ai poliziotti di Frosinone e l’apprezzamento per il coraggio e le capacità dimostrate dai baschi azzurri.