POMEZIA – 06 GIU – Un deposito di armi in casa di una vecchia conoscenza dei carabinieri, ovvero un 70 enne di Pomezia, con diversi precedenti alle spalle.
E’ quello scoperto dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che hanno arrestato l’uomo. Ma a finire in manette con lui è stata anche la figlia di 28 anni, incensurata.
Le accuse per entrambi sono di illecita detenzione di armi comuni da sparo e porto abusivo di arma bianca, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari all’interno dell’abitazione dell’uomo, proprio a Pomezia, hanno trovato un vero e proprio arsenale.
Tre pistole con matricole abrase e complete di serbatoio, un fucile antico ad avancarica, perfettamente funzionante, 103 proiettili, 9 cartucce cal. 20, un machete, 8 coltelli di genere proibito. E poi droga: 370 grammi di marijuana, 200 grammi di hashish e 2.400 euro ritenuti provento di attività illecita.
Non solo: nel corso delle attività i militari sono riusciti a risalire anche ad un casale in uso al 70enne, dove erano custodite altri armi e parti di armi. Fucili, balestre artigianali, una pistola lanciarazzi, cartucce di diverso calibro e vario materiale per la produzione, la pulizia e la manutenzione delle armi.
Alcuni dei fucili rinvenuti – sostengono i militari – erano stati assemblati artigianalmente dal 70enne che è riuscito a mettere insieme parti di armi diverse tra loro rendendole capaci di sparare.
Al termine del blitz Il 70enne è stato portato nel carcere di Velletri mentre la figlia è stata condotta nella sezione femminile del carcere di Rebibbia.