CASSINO – 09 GIU – Si è parlato di rapimento, di un adolescente prelevato con forza dal centro di Cassino e sparito nel nulla a bordo di un’auto con due uomini a bordo. Questa è la versione che un gruppo di adolescenti ha riferito a carabinieri e polizia, allertati nel timore che il 14enne in questione potesse rischiare la vita. Sono così partite le indagini coordinate dal vicequestore dirigente del commissariato di Cassino, il dottor Raffaele Mascia.
La storia che ne è venuta fuori ha tutt’altri contorni ed assomiglia più ad una bravata finita male che a un rapimento.
Tutto è cominciato nel primo pomeriggio di sabato, secondo gli inquirenti, quando il 14enne preleva una bicicletta che era poggiata a ridosso di un locale del centro , vi sale in sella e inizia a girare per la città. Poi, terminato il tour la parcheggia nel bagno di un locale di proprietà di un conoscente per poi tornare dagli amici.
Ma le voci girano anche perché l’adolescente aveva camminato in sella alla due ruote del valore di 550 euro, in pieno centro, davanti agli occhi di una Cassino affollatissima dal passeggio del sabato sera. La voce arriva anche al proprietario del mezzo che, accompagnato da un amico, intorno alle 21 avvicina il gruppo di adolescenti a cui mostra la foto della bicicletta per chiederne lumi. Alla fine, dopo qualche domanda insistente, il 14enne cede e racconta i fatti. I due adulti, capita la situazione, chiedono al ragazzino di riavere il mezzo. Allora il 14enne sale in auto e insieme ai due 40enne si allontana, per raggiungere il locale nel quale era stata parcheggiata la bicicletta. A quel punto gli amici, spaventati, allertano le forze dell’ordine. Intanto pero il proprietario della bici ne riprende possesso mentre l’amico riaccompagna l’adolescente li dove era stato prelevato, in piazza Diaz dove nel frattempo erano accorsi amici e parenti spaventati dal racconto dei compagni del giovanissimo. Il 14enne così riabbraccia i genitori e racconta ai poliziotti la vicenda, riferendo che i due erano stati molto ma molto insistenti nel convincerlo ad accompagnarli nel luogo dove era nascosto il mezzo.
Questa è la ricostruzione dei fatti dei poliziotti della città martire che rasserenano la comunità. Nessun tentativo di rapimento, nessun sequestro ma solo una bravata adolescenziale che il 14enne non ha saputo ben gestire!