FROSINONE – 01 LUG – Non possiamo fermarci alle cause del rogo. E’ questo il monito lanciato dal circolo “Il Cigno” di Legambiente a Frosinone sull’incendio all’impianto di rifiuti Mecoris nel capoluogo ciociaro. Un fatto che per l’associazione ambientalista è lo specchio di un sistema rifiuti al collasso come quello del Lazio. Il tutto perché i siti di stoccaggio sono perennemente stracolmi e per questo predisposti ad alimentare il minimo accenno di rogo che si sviluppa.
Per Legambiente c’è quindi bisogno di un approccio diverso al problema rifiuti che porti ad abbandonare al più presto la logica del flusso lineare per far posto a quella del riciclo. Per far questo c’è bisogno di rimuovere molti ostacoli, soprattutto a livello politico e normativo. E poi si deve guardare necessariamente al deficit impiantistico che impedisce di chiudere il cerchio.
Legambiente fa una affermazione epocale: impedire la costruzione di impianti di recupero e riciclo immondizie è un atto contro l’ambiente. “Una moderna gestione della frazione organica – dicono da Legambiente – non può prescindere dalla creazione di una rete di impianti in grado di produrre biogas e nuova occupazione”. Insomma per l’associazione non è solo limitandosi a denunciare crimini ambientali che si difende l’ambiente.
L’unico modo per fare un passo in avanti nella difesa del pianeta è abbandonare la logica del “non nel mio giardino”, che continua ad ostacolare la creazione di una rete in grado di fare del riciclo e del riuso l’arma per cambiare un ciclo dei rifiuti ormai allo stremo.