SPIGNO SATURNIA – 12 LUG – I beni di Antimo Morlando, l’imprenditore campano considerato vicino alla camorra, sequestrati nel marzo 2018, ora diventano dello Stato. Tra quei beni ci sono anche quattro appezzamenti di terreno ricadenti nel territorio di Spigno Saturnia nel sud pontino. Morlando venne arrestato nel luglio 2017 con l’accusa di usura, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, intestazione fittizia di beni ed indebita percezione di finanziamenti ai danni dello stato.
L’operazione venne condotta dalla Guardia di Finanza di Napoli e Bologna. I terreni di Spigno hanno una superficie di circa 20 mila metri quadrati e sorgono sulla provinciale che collega il centro di Spigno a Spigno vecchio. Essi vennero acquistati nel 2005 da Morlando insieme ad altre tre persone originarie della provincia di Napoli. Secondo le accuse Morlando era uno degli imprenditori che, attraverso le sue attività, ha favorito negli anni diversi clan camorristici.
L’imprenditore edile per gli inquirenti era colui il quale si occupava di organizzare le estorsioni poi eseguite da altri, i prestiti usurai, ma anche alcune truffe alle assicurazioni. Il guadagno veniva poi reinvestito nel settore immobiliare. Ma l’organizzazione era molto più grossa ed oggi, la confisca, è arrivata per beni ammontanti ad un totale di 300 milioni riconducibili al dominus dell’organizzazione, il 63enne Antonio Passarelli. E’ considerato lui il vertice del gruppo operante in varie regioni italiane.