CISTERNA – 20 LUG – Il Personale della Sezione Anticrimine del Commissariato di Cisterna ha identificato l’autrice di una truffa per migliaia di euro ai danni di una delle piu’ grandi aziende ortofrutticole che opera tra Aprilia e Cisterna e di un’altra importante ditta di autotrasporti in provincia di Salerno .
La truffa e’ riconducibile alla particolare metodologia criminale individuata nell’acronimo B.E.C , cioe’” Business email compromise “ traducibile come “Posta elettonica compromessa “ .
Questo crimine informatico si sviluppa attraverso una sofisticata tecnica di hackeraggio che permette ai cyber criminali di intercettare la corrispondenza elettronica di un’ azienda . Una volta intercettata una trattativa in corso da parte di un’azienda, gli hackers sostituiscono i messaggi originali con altri del tutto simili e credibili, sostituendo le coordinate bancarie su cui fare il bonifico per i pagamenti.
L’ F.B.I ha stimato che nell’ultimo anno e mezzo le truffe con il metodo “b.e.c. “abbiano causato un danno diretto all’economia statunitense pari a 7.2 miliardi di dollari diffondendosi con percentuali esponenziali in tutto il mondo .
Nello specifico l’azienda ortofrutticola apriliana aveva stabilito trattative e consolidati contratti per movimentare quintali di kiwi e ortofrutta verso il nord Europa con l’azienda di trasporto campana . I criminali si sono informaticamente sostituiti alla società di Salerno, producendo ed inviando mail del tutto credibili nelle quali veniva però indicato come iban di bonifico un conto a loro riconducibile.
Solo dopo venti giorni dall’avvio della truffa è stato scoperto l’inganno. Infatti, intestataria effettiva del conto collettore, del quale è stato chiesto il sequestro alla Procura di Napoli Nord, è risultata una donna ucraina B.O. del 1981 residente a Pozzuoli, nota alle FF.OO per reati specifici, facente parte – secondo le accuse – di un sodalizio criminale formato da esperti informatici moldavi e truffatori campani .
I reati contestati vanno dall’accesso abusivo a sistema informatico, alla violazione di corrispondenza, alla falsificazione del contenuto di comunicazioni informatiche: moderni comportamenti criminali riconducibili al più classico reato di truffa.
Questo è il terzo caso scoperto dalle forze dell’ordine che con la costituzione di conti d’appoggio aperti on line ha permesso di sottrarre migliaia di euro negli ultimi due mesi a importanti imprese di Cisterna operanti nell’edilizia e nel trasporto di merci.