FORMIA – 25 AGO – E’ stato domato nella serata di sabato il vasto incendio che ha devastato oltre 200 ettari di vegetazione su Monte Redentore, a Formia. La zona è all’interno del parco dei Monti Aurunci. Ma non è stato questo l’unico rogo che ha interessato l’area protetta.
Venerdì a Spigno Sarturnia, alle pendici di monte Petrella, un’intera collina era stata devastata dalle fiamme. Una imponente task force aveva lavorato per tutta la notte allo spegnimento. Per motivi di precauzioni era state evacuate alcune abitazioni e le fiamme avevano lambito attività ricettive.
Altri due roghi era stati appiccati mercoledì ai piedi di Monte Ruazzo, alle spalle della frazione di Maranola a Formia. L’incendio era stato prima domato e che poi aveva ripreso vigore alimentando i sospetti del dolo.
Alla luce degli ultimi episodi in queste ore sono intervenuti i vertici del Parco dei Monti Aurunci: il presidente Marco Delle Cese e il direttore Giorgio De Marchis hanno annunciato che Il rogo sul monte Redentore a Formia,visibile da ogni parte del Golfo, verrà sottoposto all’attenzione della Regione Lazio alla quale sarà chiesto un incremento di uomini e mezzi da destinare all’attività antincendio.
“Quanto avvenuto in queste ore ci lascia basiti – si legge nel comunicato – rispetto a un fenomeno come gli incendi boschivi che, nonostante l’impegno e controlli, non si riesce a debellare in una zona di alto pregio paesaggistico e naturalistico ».
Domato l’incendio,grazie alla sinergia con carabinieri forestali vigili del Fuoco e protezione civile, e messa in salvo una comitiva di escursionisti, la stessa, che aveva lanciato l’allarme, è tempo delle verifiche.
Per questo i vertici del Parco dei Monti Aurunci hanno annunciato che verrà avviata una mappatura dell’area colpita dall’incendio per la bonifica e il ripristino ambientale.