BASSO LAZIO – 25 AGO – Stalle allagate, vivai distrutti, piante divelte: sono queste solo alcune delle conseguenze di questa ondata di maltempo che si è abbattuta anche sul basso Lazio.
Con gli ultimi episodi temporaleschi l’estate del 2019 fa segnare quasi il doppio di tempeste, grandinate e
nubifragi rispetto alla stessa stagione dello scorso anno con milioni di danni nelle campagne ma anche nelle città e al turismo. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti sulla base dei dati Eswd, la banca dati europea sugli eventi estremi, con l’ultima violenta perturbazione che ha colpito il centro e il nord Italia che fa salire a 706 gli episodi di maltempo estremo con un balzo dell’88% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Un’estate a due facce dunque segnata da bolle di calore anomale ma anche da eventi estremi che secondo la Coldiretti hanno distrutto le coltivazioni nei campi con piante sradicate, serre divelte, vigneti abbattuti, mele, pesche e altra frutta flagellata come pure meloni e pomodori ma anche campi allagati, soia e mais stesi a terra dalle forti tempeste di vento, trombe d’aria e temporali intensi accompagnati da grandinate killer con frane, strade di campagna impraticabili e pascoli isolati. Gli ultimi temporali del weekend hanno messo a dura prova le coltivazioni di frutta e verdura dell’agropontino ma anche frumento e cereali in ciociaria. Un comparto, quello agricolo, che risente sempre più di un clima estremo capace di alternare giornate secche e bollenti ad altre umide e torrenziali.
Si sta verificando una tendenza alla tropicalizzazione che – evidenzia la Coldiretti – si evidenzia con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, che compromettono le coltivazioni nei campi con danni per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.