LATINA – 11 SET – Continuava a picchiarla da mesi e con maggiore frequenza dal giugno scorso, quando ha scoperto che era incinta. Un bengalese di 34 anni, irregolare sul territorio nazionale, aveva un unico obiettivo: far abortire la sua compagna. I fatti si sono registrati a Latina e la donna, anche lei del Bangladesh, nei giorni scorsi dopo l’ennesimo pestaggio ha chiesto aiuto alla Questura di Latina. La chiamata al 113 è arrivata di notte, mentre la donna in strada cercava di fuggire dopo l’ennesimo pestaggio.
Sul posto è arrivata una volante che ha accompagnato la donna, incinta quasi al terzo mese, al Pronto Soccorso del “Goretti”. La donna, stremata da quella situazione, ha denunciato il compagno e da lì i poliziotti della squadra mobile pontina hanno ricostruito l’ultimo anno fatto di violenze e vessazioni. L’uomo, che si trovava in carcere, una volta uscito ha dapprima iniziato a convivere con la ragazza e poi l’ha sposata con rito bengalese.
L’incubo per lei è iniziato una volta trasferitasi nell’appartamento dell’arrestato, esattamente un anno fa. Da quel giorno le botte per lei, dice la polizia, erano quasi all’ordine del giorno. La situazione, già grave, si è deteriorata quando nello scorso giugno la ragazza ha detto di essere rimasta incinta. L’obiettivo del compagno era quello di farla abortire, così le botte sono diventate sempre più pesanti. Nonostante ciò lei era determinata a tenere quel bimbo e ciò ha scatenato le ultime aggressioni.
Ad agosto, prima a mani nude riempiendola di schiaffi al volto e poi con un bastone. Era il 26 dello scorso mese, la donna è stata pestata dal convivente che le ha provocato contusioni su tutto il corpo ed un trauma cranico, ferite che le hanno provocato una prognosi di ventuno giorni. Tutti elementi questi, portati dalla Polizia, che hanno spinto il giudice a firmare l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del bengalese che ora si trova rinchiuso nel carcere di Latina.