Il secondo infortunio mortale nel basso Lazio nel giro di 40 giorni esatti. Stavolta la vittima aveva 62 anni e a dicembre, tra poco più di un mese, avrebbe raggiunto la pensione, grazie a quota 100. È morto all’interno della discarica di Colle Fagiolara a Colleferro. L’uomo, stando ad una prima ricostruzione, è deceduto dopo essere stato investito da un compattatore nella struttura di raccolta e smaltimento rifiuti.
L’assessore regionale ai rifiuti Massimiliano Valeriani si è recato sul posto per comprendere le dinamiche che hanno portato al tragico evento, reso ancora più amaro dal fatto che siamo, ormai, a poco più di un mese dalla chiusura definitiva dell’impianto, fissata al 31 dicembre 2019, questo quanto sottolineato dalla presidente della commissione Lavoro del Consiglio regionale del Lazio Eleonora Mattia
“Nell’attesa che le forze dell’ordine chiariscano la dinamica dell’incidente – dicono i sindacati – esprimiamo tutta la nostra vicinanza e il nostro cordoglio alla famiglia di Giuseppe Sinibaldi” chiedono poi di implementare una task force ispettiva che obblighi le aziende al rispetto della normativa esistente.
Claudio di Berardino, assessore regionale al lavoro, ha convocato un tavolo per lunedì e dice: “ora basta. questo ennesimo incidente mortale sul lavoro è la dimostrazione della necessità di attuare in tutte le sue parti il protocollo sottoscritto ai fini di praticare una effettiva prevenzione”.
Protocolli, tavoli, riunioni, in teoria possibili soluzioni. In pratica invece c’è un altro morto sul lavoro, un uomo che non godrà mai quella pensione tanto agogn