LATINA – 26 NOV – Botte quasi ogni giorno, alla compagna, ma anche alla figlia minorenne. Casi che andavano avanti da troppo tempo e che alla fine sono stati denunciati dalla donna. Una condotta talmente violenta da richiedere un fermo, emesso dalla Procura e notificato dalla Squadra Mobile. A finire in manette a Latina un 33enne marocchino, già noto alle forze dell’ordine ed in attesa di regolarizzazione sul territorio. L’indagine è scattata la scorsa settimana, quando i carabinieri hanno fatto una prima segnalazione in procura ed è culminata poi sabato scorso con la denuncia della vittima.
Il tutto è accaduto, secondo l’accusa, al culmine dell’ennesima lite davanti ai figli piccoli, con l’uomo che ha preso una bottiglia piena d’acqua e l’ha scagliata contro la donna, colpendola. A quel punto la ragazza ha deciso di chiamare la polizia approfittando del fatto che il compagno si era allontanato dall’abitazione. La vittima è stata quindi accompagnata in Questura dove ha raccontato tutti gli episodi di violenza e temendo di subire aggressioni più gravi, ha chiesto di poter abbandonare la casa insieme alle proprie figlie.
Tutte quelle informazioni raccolte hanno spinto il procuratore Lasperanza ad emettere il decreto di fermo, sia per interrompere le violenze, sia per evitare che l’uomo lasciasse l’Italia. Intanto per la donna è stato attivato il protocollo per le vittime vulnerabili, interessando un centro antiviolenza e collocando la donna e le figlie in una casa protetta. Il marocchino, rintracciato mentre rientrava in casa, è stato portato nel carcere di Latina.