CASTROCIELO – 27 NOV – Niente arresti domiciliari ma obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria. E’ quanto disposto dal Gip del Tribunale di Cassino, Domenico di Croce, nei confronti del 53enne di Aquino, fermato dai carabinieri nella serata di lunedì, con l’accusa di aver investito Mohamed El Asyly, il 62enne venditore ambulante trovato cadavere all’interno di un fosso sulla Casilina a Castrocielo lunedì mattina.
Per i carabinieri della Compagnia di Pontecorvo il 53enne domenica sera intorno alle 18, a bordo della sua auto, ha urtato il venditore ambulante proseguendo la propria corsa. Il cadavere dell’uomo era stato ritrovato solo il giorno dopo dentro una cunetta.
L’indagato, tramite il suo avvocato di fiducia Giacomo Delli Colli, ha detto di non esseri accorto di nulla anche perché pioveva.
Giovedì, intanto, l’affidamento dell’incarico per l’autopsia. La difesa attende di conoscere gli esiti: la linea del legale dell’indagato è che la morte del 62enne magrebino possa essere avvenuta per annegamento visto che la vittima è stata ritrovata dentro una cunetta con l’acqua e non per le conseguenze dell’impatto.