CASSINO – 04 DIC – Aggredirono un 68enne avvocato di Cassino che vantava nei loro confronti un credito di 15 mila euro mandandolo in ospedale.
Sono le accuse a carico di due persone, padre e figlio di 54 e 25 anni, gestori di un locale in città, arrestati dai carabinieri della Compagnia di Cassino, agli ordini del capitano Ivan Mastromanno: il primo è finito in carcere, il secondo ai domiciliari.
I fatti contestati sono avvenuti il 6 agosto scorso. Quel giorno – secondo la ricostruzione dei militari – il 68enne si era presentato nei pressi di quel locale in attesa dell’arrivo dell’Ufficiale Giudiziario, con il quale aveva concordato di eseguire il pignoramento di beni, per il credito vantato verso i due, dopo una sentenza di condanna.
Mentre attendeva all’interno della sua vettura era stato minacciato dal 54enne che prima gli aveva intimato di scendere e poi – dicono i carabinieri – lo aveva colpito con un pugno alla tempia sottraendogli il cellulare dalle mani. Sceso dall’auto per evitare che il suo telefono fosse distrutto la vittima aveva dovuto subire – nella ricostruzione degli inquirenti – l’aggressione anche del 25enne.
Il 68enne era stato ricoverato in ospedale a Cassino e refertato con 26 giorni di prognosi.
Avviate le indagini, la Procura di Cassino ha chiesto ed ottenuto le due misure cautelari eseguite dai carabinieri. Padre e figlio sono ritenuti responsabili in concorso tra loro ed a vario titolo di tentata estorsione aggravata, rapina e lesioni personali.