È ripresa nel pomeriggio la preparazione dei giallazzurri. Tutto il gruppo ha regolarmente preso parte alla seduta, compresi Dionisi e Szyminski che sono tornati ad allenarsi insieme ai compagni. Mercoledì nuova seduta pomeridiana a Ferentino.
Per comprendere, intanto, questo avvio non certo positivo del Frosinone ci affidiamo ai numeri: 6 punti in casa, appena 1 fuori. Ma 6 sono anche i gol realizzati contro gli 11 subiti.
E delle reti fatte solo due portano la firma degli attaccanti: Dionisi e Ciano, entrambi tra l’altro su calcio di rigore.
Se i capocannonieri sono un centrocampista, Paganini, ed un difensore, Capuano, entrambi con due reti all’attivo, significa che il problema in zona gol è evidente.
Serve crescere: e la crescita del reparto può passare anche attraverso la crescita di un singolo, vale a Dire Andrjia Novakovich. Sull’americano con passaporto serbo ci sono belle aspettative. Fino ad ora ha collezionato 5 presenze, ma solo una per 90 minuti, a Perugia. E’ andato 8 volte al tiro in 292 minuti in campo. Il suo periodo di adattamento al calcio italiano deve procedere a tappe forzate perché al Frosinone servono i gol del reparto d’attacco.
Non è pensabile una risalita in classifica senza l’apporto degli avanti. Il Frosinone, come abbiamo visto in questi 7 turni, in porta tira spesso ma la sfera entra davvero poco. La capacità di essere cinici sotto porta è bassissima rispetto alle conclusioni effettuate. Ma se urge risollevarsi in attacco serve anche una stretta in difesa: basti pensare che le prime in classifica, Benevento, Crotone ed Empoli, ad esempio, hanno incassato rispettivamente 3, 4 e 6 reti contro le 11 dei giallazzurri. La differenza è evidente e va colmata perché 1,57 gol a gara di media è troppo.
Sbloccarsi in attacco e registrarsi dietro: sono le due direttive su cui da mercoledì ha iniziato a lavorare Alessandro Nesta tra assetti di gioco, vedi 4-3-1-2 e 3-5-2, e componente psicologica di una squadra che dopo il pari Salerno può, deve, iniziare un nuovo campionato.