FROSINONE – 19 dic – PERCEPIVANO IL REDDITO DI CITTADINANZA SENZA
AVERNE DIRITTO. DENUNCIATE 37 PERSONE.
L’intensificazione delle attività di contrasto all’economia sommersa e al lavoro
nero, attuata anche attraverso la quotidiana azione di controllo economico del
territorio, ha consentito di individuare ben 37 casi di illecita percezione del
reddito di cittadinanza per un ammontare complessivo di 147.000 euro.
Tali risultanze sono la conseguenza dell’ormai consolidato approccio
multidisciplinare e trasversale dell’attività eseguita dai Reparti della Guardia di
Finanza operanti nella provincia ciociara, i quali, partendo dai quotidiani servizi
avviati per altre finalità istituzionali, dalle risultanze investigative di polizia alle
verifiche, dal controllo economico del territorio, ai controlli su strada, sulla
circolazione delle merci, sul contrasto dell’abusivismo commerciale, sono
riusciti ad individuare i 37 nuclei familiari che, in maniera illecita, hanno
percepito il reddito di cittadinanza.
Le situazioni illecite, che hanno interessato nuclei familiari residenti nei Comuni
di Frosinone, Cassino, Sora, Anagni, Castro dei Volsci e San Giovanni
Incarico, sono state realizzate attraverso l’utilizzo di dichiarazioni o documenti
attestanti situazioni non veritiere in ordine ai redditi posseduti, alla
composizione del nucleo familiare, al possesso di immobili o autovetture, alla
condizione lavorativa e, infine alla presenza di provvedimenti di natura
giudiziaria.
Sono diverse le situazioni portate alla luce dai Finanzieri del Comando
Provinciale di Frosinone, come quello di un cassinate la cui figlia, lavorava in
nero in un negozio di parrucchiere e il cui reddito, evidentemente, non era stato
indicato nella dichiarazione presentata all’I.N.P.S., allo scopo di abbassare
l’indice di redditività. In un altro caso di un imprenditore che aveva omesso di
dichiarare il possesso delle intere quote di una società a responsabilità limitata
per un valore di 10.000 euro e il cui figlio, facente parte del nucleo familiare,
lavorava in nero, producendo un reddito non inserito nella dichiarazione
presentata all’Ente di previdenza.
Una particolare circostanza emerge dal lavoro svolto dalle Fiamme Gialle
ciociare: tra i 37 nuclei familiari che in maniera illecita ed indebita hanno
percepito il reddito di cittadinanza, ben 26 sono costituiti da famiglie di etnia
rom, ormai stanziali nel territorio della provincia di Frosinone, relativamente alle
quali 26 persone, percettori del beneficio per un ammontare complessivo di
110.000 euro, sono state denunciate alla competente Autorità Giudiziaria.
L’illecita percezione del reddito di cittadinanza, per i 26 cittadini di etnia rom
denunciati, è stata realizzata attraverso la falsa dichiarazione, nell’istanza
presentata all’I.N.P.S., delle possidenze mobiliari ed immobiliari oppure dalla
indicazione di una composizione del nucleo familiare diversa da quella reale,
omettendo di indicare parenti proprietari di beni immobili in maniera tale da
eludere i divieti imposti dalla norma.
Tutti i 37 denunciati sono stati segnalati al competente Ufficio dell’I.N.P.S. per
l’immediato blocco del beneficio e per il recupero delle somme di denaro
illecitamente percepite.
Il reddito di cittadinanza rappresenta una forma di sostegno per quanti
concretamente hanno bisogno di assistenza, motivo per cui la Guardia di
Finanza è impegnata in prima linea a contrastare fenomeni di indebito accesso
al beneficio, affinché le risorse economiche pubbliche possano essere spese
correttamente ed indirizzate ai cittadini onesti, in questo caso bisognosi di aiuto
da parte dello stato.