TORINO – 20 DIC – Nessun rischio per gli stabilimenti italiani e piano da cinque miliardi per le fabbriche tricolori, inclusa Cassino, confermato. Ma soprattutto si è tornati a parlare di piena occupazione, quindi non più cassa integrazione a profusione, entro il 2022. E’ questa la notizia più importante uscita dall’incontro che Fca ha tenuto con i sindacati firmatari, per illustrare il closing della fusione con i francesi di Psa e le prospettive future. “Il gruppo che ne risulta è molto forte nelle americhe con Fca, in area EMEA con Psa, sul lusso con Maserati e nei Suv con Jeep”. Queste le impressioni di Marco Bentivogli, il segretario generale della FIM Cisl.
“Quello che abbiamo acquisito – ha invece spiegato Palombella della UILM – è che per un anno non succederà assolutamente nulla, ma dal 2021 saranno prese decisioni su piattaforme, motori, tecnologia. Ci hanno rassicurato – ha concluso – che tutti i 400.000 dipendenti del nuovo gruppo saranno salvaguardati, non ci saranno licenziamenti”.