Cocaina, hashish e marijuana spacciati in vari quartieri della capitale dal Trullo a Montespaccato, passando per Monteverde. Un sistema che – secondo quanto ricostruito dagli investigatori – si avvaleva di fedeli collaboratori e pusher che controllavano le principali piazze di spaccio a sud della provincia di Roma e nel pontino.
Un duro colpo allo spaccio di droga nel Lazio quello inferto dai carabinieri del comando provinciale di Roma che hanno arrestato all’alba di martedì 16 persone, accusate a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti aggravata dall’uso di armi. Secondo la ricostruzione degli inquirenti il sodalizio criminale dedito al narcotraffico a Roma, promosso e diretto da un cittadino italiano, riforniva di cocaina, hashish e marijuana i tre quartieri romani ma poteva contare su fedeli collaboratori sparsi a sud della provincia capitolina, con Pomezia tra le piazze privilegiate , e in provincia di Latina.
I 16 arresti di oggi arrivano infatti all’indomani di una serie di blitz antidroga eseguiti da polizia e carabinieri sull’intero territorio regionale nei mesi scorsi, molti dei quali riconducibili – secondo le accuse – al sodalizio romano.
Gli investigatori sono infatti convinti che la 41enne di Monterotondo arrestata dalla squadra mobile di Roma qualche giorno fa perchè trovata in possesso di 830 dosi di cocaina, faccia parte proprio dell’organizzazione capitolina. Così come il pakistano di 30 anni arrestato dalla polizia di Velletri perchè nascondeva in casa 40 chili di marijuana. Gli investigatori sono arrivati a lui dopo un primo arresto operato dalla squadra mobile di Latina che ha assicurato alla giustizia un 40enne trovato con quasi sei chili di droga nascosta nel suo appartamenti di Aprilia.
Una filiera dunque dedita allo spaccio che veniva gestito nel cuore della capitale con maglie estese sul litorale, romano e pontino.