Emergenza smog tutt’altro che risolta e Frosinone torna sul podio per l’aria più inquinata: parola di Legambiente che ha presentato il dossier mal’aria, quello nel quale l’associazione ambientalista esamina i dati registrati nelle principali città italiane.
Frosinone è tra le peggiori dall’inizio del 2020, con 21 giorni di superamenti su 22 presi in considerazione.
“dopo qualche giorno di tregua – si legge nella nota – anche nella Capitale si torna a respirare la mal’aria e a Frosinone non si è mai attenuata l’emergenza”.
Il dossier nazionale contiene tutti i numeri dei superamenti di valori del PM10 e dell’ozono nei capoluoghi di provincia. Emergono critiche le situazioni a Frosinone con PM10 alle stelle per 68 giorni nel 2019, il peggior dato italiano del centro-sud.
Inoltre il capoluogo ciociaro è anche una delle 20 città italiane che ha sempre superato, negli ultimi 10 anni, il massimo di giorni consentiti all’anno di sforamenti. Un’emergenza che quindi è diventata una costante negli anni, anche se, per dovere di cronaca, va sottolineato che negli ultimi anni il numero totale dei giorni è calato rispetto al passato.
Ma Frosinone, anche in questo nuovo anno, continua con il trend tutt’altro che positivo, conquistando il podio, niente affatto ambito: insieme a Milano e Torino è in questo inizio di 2020 tra le città più inquinate d’Italia.
L’ultima rilevazione della centralina della zona scalo ha fatto registrare 96 microgrammi di pm10 per metro cubo. Nella norma quella di via Mazzini, dove comunque ci sono stati 12 sforamenti dall’inizio dell’anno.
“A Frosinone – dice Legambiente – è veramente incredibile che l’amministrazione non abbia compiuto alcun passo serio per la tutela dell’ambiente e della salute dei suoi cittadini, i provvedimenti di stop alle vetture sono semplicemente ridicoli di fronte all’enorme quantità di smog che attanaglia l’aria”.