La ripartenza del calcio in tre fasi: prima la serie A, dopo la serie B e, quindi, la serie C.
E’ quanto emerso dalla seconda riunione della Commissione medico scientifica della FIGC, presieduta dal professor Paolo Zeppilli, che si è svolta in videoconferenza.
Si sta studiando un protocollo che prevede la creazione di un cosiddetto “gruppo squadra’ formato da calciatori, staff tecnico, medici, fisioterapisti, magazzinieri e dal personale più a stretto contatto con i calciatori, che risulti completamente ‘negativo’.
Per quando si ripartirà, in molti sperano il 4 maggio, la Commissione raccomanda il ritiro chiuso almeno per il primo periodo di allenamento ( stile preparazione estiva) . Il ritiro sarà preceduto da uno screening (72-96 ore prima di iniziare) a cui si dovrà sottoporre tutto il ‘gruppo squadra’. Tali indagini prevedono, oltre all’esecuzione del test molecolare rapido e del test sierologico, esami strumentali e del sangue. A tal proposito su imput della FIGC, per favorire una migliore organizzazione logistica, e’ stata avanzata l’ipotesi di una ripartenza scaglionata, a tre velocità.
Tutte le prescrizioni saranno adeguate anche ai direttori di gara.ora serviranno altri approfondimenti e riunioni prima di trasmettere il documento finale a Ministri di Sport e Salute , Spadafora e Speranza.“Per far ripartire il calcio in sicurezza- ha detto il presidente della FIGC Gabriele Gravina – è fondamentale in questa fase mettere a punto le migliori procedure possibili per riprendere l’attività quando ripartirà tutto il Paese. Lavoriamo senza fretta – ha osservato il presidente della Federazione – ma senza sosta per farci trovare pronti quando le istituzioni ci daranno il via