Il tre giugno tornerà libera la circolazione tra Regioni, ma ci sarà davvero libertà di spostamento? Come si comporterà la Regione Lazio? Secondo il quotidiano “Il Messaggero” sono due le ipotesi sul tavolo. La prima è quella che riguarda la richiesta di sottoporre ad un periodo di quarantena tutti coloro i quali arrivano da Lombardia e Piemonte. L’assunto da cui parte l’amministrazione è molto semplice: Roma e Milano sono collegate quotidianamente da treni ed aerei e soprattutto sono migliaia le persone che fanno la spola. Il rischio che dalla Lombardia si possa riaccendere un eventuale contagio nella capitale è molto, troppo alto.
La seconda opzione è quella dei controlli a tappeto nelle stazioni, come avviene ad esempio in Campania. I controlli però sono effettuati attraverso la misurazione della temperatura e questo è un limite: un asintomatico infatti non presenta sintomi e quindi neanche febbre. L’ipotesi del passaporto sanitario, come sempre più caldeggiato dalla Sardegna appare l’unica che il Lazio non metterà in pratica. La linea di aprire in maniera differenziata sarebbe stata quella auspicabile da tutti, ma questa è una scelta che deve essere in capo al Governo. E per ora, a meno di capovolgimenti di fronte, per quel che riguarda le riaperture la nostra nazione resterà una ed indivisibile.