Stop alla lavorazione alla Loas di Aprilia dopo l’incendio divampato il 9 agosto scorso allo stabilimenti di smistamento rifiuti. La provincia di Latina ha negato il rinnovo dell’autorizzazione unica ambientale ad operare .
La decisione è stata assunta dal Settore provinciale Ecologia e Tutela del Territorio ma è stato lo stesso legale rappresentante della società a segnalare un rischio potenziale di contaminazione per l’ambiente circostante allo stabilimento che deve fare ancora i conti con i danni provocati dal vasto rogo.
Così, nonostante la richiesta di rinnovo presentata dalla Loas avesse ottenuto il “parere non ostativo, con prescrizioni” dell’Arpa Lazio nel giugno 2020 e del Comune di Aprilia appena due mesi prima, la Provincia oggi ritiene che siano venuti meno i presupposti per dare l’autorizzazione a proseguire le attività di stoccaggio e smistamento rifiuti non pericolosi. “È fatto divieto alla Loas Italia srl – conclude l’Ente – il proseguimento di ogni attività connessa e conseguente all’Autorizzazione Unica oggetto di rinnovo”. Si legge nella determina provinciale.
Intanto proseguono le analisi di Arpa e Asl su acqua, terreno e aria nel territorio circostante la Loas visti i valori di inquinanti e diossine in concentrazione elevata registrati nei giorni successivi il rogo.
Intanto l’Agenzia regionale fa sapere come “tutti i valori siano calati nettamente. Il Benzo(a)pirene è sotto il limite di riferimento, le diossine sono ancora lievemente sopra”, si legge nel report che fa riferimento alle ultime analisi effettuate. Prosegue comunque l’attività di monitoraggio, i cui dati saranno forniti nei prossimi giorni. Attesi anche i risultati delle rilevazioni sul suolo, per verificare possibili ricadute a terra degli inquinanti rilevati in aria.