Volevano approfittare dei fondi messi a disposizione dal comune di Pastena per tutte quelle famiglie che, provate dall’emergenza covid, vivono situazioni economiche di difficoltà ed allora, le donne, 52 anni la madre e 30 la figlia, secondo i carabinieri che hanno portato avanti le indagini, hanno dichiarato di non vivere insieme e così entrambe, hanno fatto richiesta per accedere ai buoni spesa comunali.
Secondo i militari della stazione di Pico che hanno scoperto il raggiro le donne di fatto condividono lo stesso tetto e fanno parte così dello stesso nucleo familiare, facendo venire meno quei requisiti minimi per accedere all’aiuto.
E così quei buoni spesa presi dal comune a loro di fatto non spettavano.
Secondo i carabinieri le donne si sono rese responsabili “in concorso tra loro” del reato di “tentata indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato”.
Entrambe sono state denunciate. Ora quei buoni spesa dovranno essere restituiti al comune che li convoglierà a favore di famiglie che non riescono a sbarcare il lunario.