Situazioni ad alta tensione nelle carceri della provincia di Frosinone, tra aggressioni, roghi appiccati per protesta e problemi legati all’alto numero dei contagi.
La cronaca di questa domenica ci porta nella struttura penitenziaria di Paliano, dove due poliziotte sono rimaste contuse ed un’area del carcere è stata parzialmente devastata da un detenuto, collaboratore di giustizia belga, che da diverso tempo, spiega in una nota il sindacato Sappe, ha posto in essere atti di violenza e intemperanza, in questo caso distruggendo un ufficio, vetri di idranti ed altro. “Paliano – denuncia l’organizzazione sindacale – è un istituto maschile dove la domenica si ritrovano a lavorare 4 donne su 7 posti di servizio”.
Solo qualche ora prima altri problemi a Frosinone: sabato sera, poco prima delle 20, racconta invece il sindacato Fns Cisl, nella sezione adibita alla quarantena preventiva Covid, un detenuto Italiano, in carcere da pochi giorni, per protesta ha dato fuoco al materasso della propria stanza di pernottamento. Il peggio è stato evitato solo grazie alla professionalità dell’agente in servizio in quella sezione, che ha messo in salvo il detenuto domando le fiamme.
La Cisl sottolinea però come nella struttura di Via Cerreto il problema sia anche un altro, legato ai contagi tra agenti di polizia penitenziaria: a Frosinone una delle situazioni con numeri più alti, insieme a Regina Coeli e Civitavecchia.