ARCE – 21 NOV – Sabato l’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato ha rivolto un accorato appello alle residenze per anziani e rsa, affinchè si dotino di ‘love room’ , stanze in cui gli ospiti possono interfacciarsi con i parenti in totale sicurezza, o quanto meno, ha chiesto D’Amato che si muniscano di tablet affinchè gli anziani non perdano il calore dei familiari, un contatto umano indispensabile quanto mai prima, per affrontare il periodo gravato dalla pandemia che ha privato molti degli affetti cari.
C’è anche chi però non ha aspettato il monito dell’assessore regionale alla sanità per intuire il valore di un abbraccio, l’importanza di mantenere vivi i rapporti umani, garantendo al contempo il rispetto delle norme anticontagio. E così venerdì nonno Gerardo, ospite della residenza per anziani Villa Algisa ad Arce, ha inaugurato la love room, la camera degli abbracci, ed ha potuto stringere a se i suoi figli che volevano celebrare col papà un traguardo non da poco: 105 anni festeggiati tra il calore degli operatori e l’amore dei suoi cari.
E d’altronde non poteva passare inosservato questo traguardo, importante, tagliato da Gerardo La Starza, originario di Esperia, che dopo aver passato e superato due guerre mondiali, oggi sta affrontando questa pandemia con grande forza , trasmettendo serenità ed ottimismo.
Un regalo speciale quello che la residenza ha pensato per il suo nonno Gerardo che nella “love room” in totale sicurezza è stato coccolato dai suoi figli.
Una idea questa – spiega il direttore di Villa Algisa Alfonso Rosanova – che si inserisce in quella che è poi la missione della struttura: non una residenza per anziani ma una vera e propria famiglia allargata in cui l’obiettivo primario è rendere felici gli ospiti e fare in modo che ogni giorno sia occasione di festa.
Un evento questo che dirada le nubi che negli ultimi mesi hanno offuscato il mondo delle rsa e delle residenze per anziani di tutta Italia, finite al centro della cronaca per essere state spesso luoghi di grande contagio, talvolta veri e propri focolai.
La love room inaugurata ad Arce testimonia che una strada virtuosa non solo è possibile, ma soprattutto è realizzabile.