Sarebbe arrivato anche in provincia di Frosione il pellet che la Guardia di Finanza di Treviso ha sequestrato nelle scorse ore: nelle ultime settimane e con l’approssimarsi della stagione invernale, i finanzieri hanno intensificato i controlli ai caselli autostradali sui camion provenienti dall’Est Europa. Le verifiche capillari hanno permesso di scoprire e sequestrare un vero e proprio “fiume” di merce irregolare (117 tonnellate di pellet contraffatto o falsamente certificato) e di denunciare alla Procura della Repubblica di Treviso 19 persone, tra titolari delle ditte coinvolte e trasportatori, per i reati di introduzione nello Stato di prodotti contraffatti, frode in commercio, apposizione di segni industriali mendaci e ricettazione. Il pellet, proveniente da Slovenia, Croazia, Polonia e Ucraina, già confezionato in sacchetti da 15 kg., era pronto per essere illecitamente commercializzato al dettaglio da diversi rivenditori nelle province di Padova, Roma, Frosinone, Pescara, Campobasso, in frode ai consumatori, ai quali sarebbe stato presentato, nella gran parte dei casi, come prodotto certificato con il marchio internazionale ENplus®, sinonimo di alta qualità. Ad insospettire le Fiamme Gialle trevigiane sono state la genericità e in alcuni casi la totale assenza di documentazione di accompagnamento del prodotto, oltre alla carenza di informazioni sulle stesse confezioni del pellet.