Il problema c’è ma secondo l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma la mutazione del virus era già stata messa in conto e tra l’altro già si era presentata in Europa e in Italia, subito dopo l’estate, con una variante importata dalla Spagna.
Queste sono le parole che escono dallo Spallanzani lunedi mattina dove è in corso la caratterizzazione della positività dei viaggiatori provenienti dall’Inghilterra, dopo il caso di positività al covid bis di un paziente sceso da un volo proveniente da Londra.
“Come coordinatori dei laboratori della rete regionale abbiamo provveduto ad allertare tutti i laboratori della rete per intercettare eventuali casi da attribuire alla variante”, aggiunge la direzione sanitaria dell’istituto che specifica “Finora non si è verificata nessuna alterazione preoccupante della virulenza, ma bisogna mantenere alta l’attenzione. “
E cosi va avanti serrata l’attività di screening sui passeggeri scesi domenica all’aeroporto di Fiumicino di rientro dal Regno Unito: sono stati sottoposti a test 351 passeggeri, di cui uno confermato positivo al tampone molecolare. È stato immediatamente posto in isolamento e si è avviata, presso lo Spallanzani di Roma, la procedura per l’isolamento della sequenza del virus per verificare la cosiddetta variante.
Ora l’istituto nazionale per le malattie infettive diventa di nuovo punto di riferimento nazionale dove convogliare tutte le informazioni dei vari laboratori circa la presenza di altri casi riconducibili alla variante inglese.