Il ministro insiste, la regione, ufficialmente, ha confermato il 7 gennaio, ma secondo indiscrezioni riportate dal quotidiano Il Messaggero, i vertici regionali stanno valutando lo slittamento almeno di qualche giorno, dopo l’11 gennaio. E in molti sollevano dubbi. La riapertura delle scuole continua ad accendere il dibattito, nel quale è intervenuto anche il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, secondo il quale per raggiungere l’obiettivo del ritorno in aula ci devono essere le premesse logistiche e sanitarie.
“È necessario pianificare attentamente le prossime tappe” dice il primo cittadino del capoluogo, “senza avventurarsi in proiezioni teoriche”. Il tema è quello dei trasporti pubblici, soprattutto intercomunali, in riferimento alla mobilità in ingresso e in uscita dal capoluogo e dalle città più grandi dell’intera provincia. I problemi sono legati soprattutto a questo: agli ingressi scaglionati, con un sistema di trasporti che, almeno allo stato attuale, non è sufficiente per soddisfare le necessità degli studenti e del personale scolastico. Molti dirigenti lo dicono da giorni, le riunioni si susseguono, ma le famiglie sono ancora in attesa di indicazioni.
E il ministro Azzolina, per ora, non arretra di un millimetro: “Posso confermare la volontà del governo di riaprire. Avremmo voluto farlo a dicembre, ma abbiamo rimandato su richiesta delle Regioni: ora è arrivato il tempo di tornare in classe”. Queste le parole rilasciate in una intervista a Il Fatto Quotidiano dalla ministra. Di fronte alla risalita dei casi, la ministra dice: “è chiaro che se in questo momento sale la curva dei contagi non può essere colpa delle scuole superiori, visto che sono chiuse da due mesi”.