Piazza Santa Restituta piena, i manifestanti tutti distanziati, con le mascherine, ognuno di loro imbracciando un cartello: sono gay, sono transessuale, sono bisessuale, sono una donna. Un messaggio chiaro contro ogni forma di discriminazione legato alla sessualità. È il flash mob che è stato organizzato a Sora, dal CollettivoUgualmente dopo l’episodio di cyber bullismo di cui è stato vittima una studente 15enne della città. Una sua foto con un cartello in mano era stata modificata con una frase omofoba, poi fatta girare tra i coetanei sulle varie chat di classe arrivando in tutte le scuole della provincia.
Non uno scherzo, non una ragazzata, è stato ribadito , ma atteggiamenti che rappresentano il seme da cui si genera una cultura dell’odio.