Si presentò in Chiesa ad Alvito con un tubo arancione di quelli utilizzati per le condutture idriche, lo poggiò nei pressi della sagrestia ed andò via, chiedendo al viceparroco di non fargli domande. Era l’11 aprile scorso. Quell’uomo, oggi, è stato identificato dai Carabinieri. In quel tubo c’erano delle tele antichissime, tre nello specifico, di cui nel 2007 era stato denunciato il furto.
Del fatto si occupò subito il comandante della stazione Carabinieri di Alvito che avviò le indagini, analizzando anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza per cercare di risalire all’uomo. Intanto nel corso dei mesi si è riusciti anche a ricostruire i passaggi relativi ai dipinti che originariamente si trovavano in una chiesetta ormai chiusa dagli anni 90. I tagli effettuati nelle nicchie ed i lembi di tela rimasti confermavano che i quadri erano proprio loro.
Le indagini hanno quindi permesso di risalire all’uomo, attraverso la sua auto ed il percorso effettuato: si tratta di un 39enne residente in Valle di Comino, a carico del quale sono state svolte alcune perquisizioni per capire dove quei quadri erano custoditi. La posizione dell’uomo è al vaglio della Procura, per lui le accuse dei carabinieri sono di danneggiamento e ricettazione di opere d’arte. Ora si dovrà capire se si tratti di un furto mal riuscito o se ci sono altri motivi che hanno spinto l’uomo a riconsegnare le tele.