Prima l’arresto ed oggi, a distanza di tre settimane, è arrivata la chiusura del suo bar ad Anagni dove il 6 luglio scorso l’uomo ha sparato a un 34enne rumeno, ex marito di una sua dipendente.
La Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Frosinone ha redatto il decreto di sospensione della licenza per 15 giorni ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, che tutela la sicurezza dei cittadini e l’ordine pubblico.
Il provvedimento è stato emesso anche sulla base di una concorde proposta dei Carabinieri della locale Compagnia, che il 6 luglio scorso hanno tratto in arresto sia il 34enne rumeno che il proprietario del locale, un cittadino albanese di 28 anni, oggi destinatario della misura amministrativa.
Le indagini partirono immediatamente dopo i fatti. Secondo la ricostruzione dei militari coordinati dal comandante De Martis il 34enne rumeno si presentò al bar dove lavora la ex anch’ella rumena, che in un recente passato lo aveva denunciato per stalking.
L’uomo la minacciò, poi in preda alla furia, scaraventò il proprio cellulare contro la vetrata del bar, mandandola in frantumi.
Un gesto che provocò la violenta reazione del proprietario del locale, oggi destinatario del provvedimento. Estrasse una pistola a tamburo smith & wesson cal. 357 magnum, detenuta illegalmente, risultata rubata il 21 dicembre 2012 dalla stazione dei carabinieri di Zagarolo. Due i colpi esplosi in aria ma comunque in direzione del rumeno che nel frattempo tentava di fuggire.
Un gesto grave, secondo la Questura ciociara, tra l’altro avvenuto alla presenza di numerosi clienti, che ha così determinato il Questore Leonardo Biagioli a disporre la chiusura dell’attività per 15 giorni.