ANAGNI – 11 MAG – Mancava l’Autorizzazione Integrata Ambientale e non c’erano gli impianti idonei per trattare le acque piovane: sequestrata un’azienda di Anagni e denunciato l’amministratore.
Il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone, ha eseguito un decreto di sequestro degli impianti produttivi di una società nel comprensorio industriale di Anagni.
Nel particolare i controlli del N.I.P.A.A.F., unitamente a quelli dell’Arpa Lazio, hanno accertato che l’attività produttiva della società era priva di regolare Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), così come obbligatoriamente previsto dal Codice dell’Ambiente.
Non solo, i militari hanno anche verificato che la gestione delle acque di prima pioggia non rispettava la disciplina dettata dal Piano di Tutela delle Acque Regionale. Ovvero mancavano gli impianti idonei a convogliare e trattare le acque di prima pioggia dei piazzali, proprio lì dove avvengono le fasi di carico e scarico del materiale prodotto.
Per questi motivi l’amministratore della società è stato denunciato per aver esercitato l’attività produttiva in assenza delle regolari autorizzazioni. Oltre per la violazione delle norme in tema di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia.
Continuano, dunque, i controlli del N.I.P.A.A.F. di Frosinone e dell’Autorità Giudiziaria su tutta la Valle del Sacco, finalizzati a prevenire e reprimere reati ambientali che funestano il territorio già martoriato da un diffuso ed allarmante inquinamento.