E’ tornata a casa, nel mar tirreno a largo di Anzio dove è stata liberata dopo tre mesi di cure.
Gui l’esemplare di tartaruga marina della specie Caretta Caretta in via di estinzione, era stata trovata lo scorso 12 marzo sulla spiaggia di Montalto di Castro con una pinna anteriore amputata e una lesione importante sulla testa oltre a ferite sul collo dovute probabilmente a un precedente intrappolamento in reti.
Attivata la Tartalazio la rete regionale per il recupero e la salvaguardia delle Tartarughe marine , della quale fa parte anche il Centro di primo sccorso della Fondazione Zoomarine, grazie a loro e al lavoro dei militari del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia Gui, con le sue sole tre pinne, è tornata a casa.
All’evento ha presenziato anche Giancarlo Righini, Assessore al Bilancio, Politiche agricole, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste della Regione Lazio che ha sottolineato come il gesto sia importante nell’ottica della difesa della biodiversità marina.
La tartaruga, coperta da un panno bagnato, è stata portata al largo da una Motovedetta della Finanza e lasciata libera
“Il nostro scopo è quello di preservare, tutelate e difendere le creature che popolano le acque e che purtroppo troppo spesso vengono ritrovate in situazioni di emergenza” ha dichiara il capitano Matteo Cannella delle fiamme gialle che ha coordinato l’intervento