La Loas deve provvedere alle operazioni di rimozione dei rifiuti e di messa in sicurezza dell’area interessata dall’incendio del 9 agosto scorso. Lo prevede l’ordinanza del sindaco di Aprilia, Antonio Terra:
L’Amministrazione comunale impone alla società anche di interdire lo scarico delle acque reflue dall’impianto di depurazione esistente, per evitare possibili contaminazioni nel corso delle operazioni di smaltimento dei rifiuti. La società – si legge nell’ordinanza – dovrà anche provvedere ad indagini preliminari sul suolo e sulle acque sotterranee.
Entro il 31 agosto l’azienda dovrà trasmettere al Comune una dettagliata relazione firmata da un tecnico abilitato che illustri tutte le attività avviate e programmate per la messa in sicurezza del sito, con relativo cronoprogramma.
La società dovrà, inoltre, rendicontare al Comune con cadenza periodica, l’andamento delle operazioni di smaltimento e messa in sicurezza dell’area, fino al completamento delle stesse.
In caso di inadempienza, l’Ente di piazza Roma provvederà a denunciare i destinatari dell’ordinanza alle autorità giudiziarie.
Prosegue, intanto, il lavoro dell’ARPA Lazio per analizzare la possibile ricaduta degli inquinanti prodotti, su suolo e acque: gli incendi che si sono verificati nelle ultime settimane sia ad Ardea che in Ciociria e che hanno visto l’Agenzia impegnata per campionamenti e relativi esami non aiutano certamente a velocizzare le operazioni di analisi delle sostanze prelevate ad Aprilia, ma – dice il sindaco Terra – abbiamo ricevuto comunque rassicurazioni sulla comunicazione di aggiornamenti entro la fine della settimana”.