Doveva stare in carcere secondo il provvedimento di custodia cautelare emesso dalla corte di appello di Roma il 10 giugno scorso, perché evaso dai domiciliari. Ed invece l’uomo, un 37enne pregiudicato di Latina, indagato nell’inchiesta alba pontina, una delle operazioni con le quali vennero colpiti i clan nomadi della provincia, aveva fatto perdere ogni traccia fino a stanotte quando ad Aprilia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina, coadiuvati dai colleghi del Reparto Territoriale , lo hanno arrestato.
In particolare i militari lo hanno fermato ed arrestato mentre stava lasciando Aprilia alla guida di una smart insieme alla compagna. La vettura è stata passato al setaccio e sono saltate fuori numerose anomalie. Innanzitutto la targa era clonata così che il 37enne – secondo i carabinieri – potesse meglio eludere eventuali controlli delle forze dell’ordine durante la fuga.
Ma non solo perché all’interno della smart sono stati scoperti numerosi vani e intercapedini che – stando alle ipotesi investigative – servivano per nascondere le armi.
Il 37enne è stato trasferito in carcere a Vasto mentre le indagini dei carabinieri proseguono tra le dinamiche criminali del capoluogo pontino, per far luce sull’accaduto ed individuare la rete di fiancheggiatori che hanno coperto e consentito la fuga al 37enne sino al blitz dei Carabinieri scattato la scorsa notte.