ARCE – Tra poco romperanno quel silenzio dietro il quale si sono trincerati da anni: mai una dichiarazione ufficiale, se non qualche frase rubata, mai un commento. Ora il maresciallo Franco Mottola e suo figlio Marco hanno deciso di parlare. Lo faranno a pochi giorni dalla nuova udienza per il delitto di Serena Mollicone che li vede imputati insieme alla moglie di Franco, al maresciallo Quatrale, e a Francesco Suprano, quest’ultimo, originario di Itri, accusato solo di favoreggiamento.
La conferenza stampa del pool difensivo è fissata per sabato mattina alle 10.30: gli stessi organizzatori prevedono che duri circa due ore. Oltre ai due imputati, che renderanno delle dichiarazioni, parleranno anche il criminologo Carmelo Lavorino, l’avvocato Germani e due consulenti tecnici. Ognuno di loro affronterà un tema diverso, fornendo anticipazioni su quello che poi verrà specificato in aula. Francesco Germani chiarirà degli aspetti dell’impianto accusatorio e della linea difensiva. Lavorino si soffermerà sull’arma del delitto e sulla sua tesi in base alla quale la porta della caserma di arce non può esserlo; ma fornirà dettagli anche sulla ‘compatibilità fra i microframmenti trovati sul nastro adesivo che avvolgeva il capo della vittima e il legno della porta’ e poi sul ‘coperchio della caldaia’.
Il dottor Antonio Della Valle si soffermerà sugli aspetti medico-legali, compresi i mezzi, i tempi e le cause della morte. anche stavolta sono annunciate dichiarazioni sul suicidio di Santino Tuzi e sulle sue rivelazioni, con il dottor Enrico Delli Compagni che farà un’analisi psicologica.
Aspetti tecnici che presto arriveranno anche nell’aula del tribunale di Cassino, scontrandosi però con le tesi dell’accusa e delle parti civili, a cominciare dalla famiglia di Serena e da quella di Santino Tuzi.