ATINA – 18 APR – Positivo all’oppio, lo dicono le analisi: questo il verdetto che ha portato in carcere con l’accusa di omicidio stradale il 27enne cileno che sabato sera alla guida di una suzuki swift ha travolto una utilitaria all’altezza della galleria di Atina, lungo la superstrada Cassino Sora, provocando la morte di due connazionali, il ferimento di un uomo e di una donna ed il trasferimento a Roma per lesioni gravi della loro piccola di 10 mesi, oggi fuori pericolo.
Domenica mattina il cileno aveva firmato, pretendendo le dimissioni dall’ospedale di Cassino dove era stato ricoverato dopo l’incidente, insieme ad un altro connazionale. Poi il 27enne aveva fatto perdere le proprie tracce. Secondo gli inquirenti era lui alla guida della suzuki che sabato sera aveva travolto l’ auto con a bordo la famiglia di Gallinaro. Le analisi hanno rivelato che l’uomo aveva fatto uso di oppiacei prima di mettersi alla guida del mezzo che ha impattato con l’utilitaria.
Non è stato facile per i carabinieri di Cassino coordinati dal capitano Ivan Mastromanno arrivare al cileno in Italia senza fissa dimora e già destinatario di un decreto d’espulsione. L’uomo , infatti, si era rifugiato tra la numerosa comunità cilena di Ostia dove cercava aiuto per depistare le ricerche. Coadiuvati dai militari della locale compagnia, i carabinieri della città martire sono comunque riusciti ad arrivare a lui. Arrestato per omicidio stradale, è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli.