CASSINO – 04 FEB – La sconfitta è arrivata per soli due punti, al termine di una gara combattuta palla su palla, su un parquet difficile come quello di Siena, la squadra con una grande storia alle spalle, una di quelle che si vedevano giocare in tv. La Bpc Cassino esce a testa alta dalla gara con i toscani, terminata 67-65 per i padroni di casa, ma con una rabbia incontenibile. Non per il risultato, ma per quello che è avvenuto sul campo: insulti razzisti al nuovo arrivato in casa virtus, Mike Hall. Si è parlato soprattutto di questo nel post gara: con Manzari che ammette, “torneremo in serie B”, ma che usa parole molto dure per condannare ciò che è avvenuto in campo: “uno schifo”.
Ma la rabbia è anche quella dello stesso giocatore, che si è sfogato su Twitter, chiedendosi perché l’arbitro non sia intervenuto, mostrando tutta la sua amarezza e il suo rammarico per essere stato costretto a subire una tale mancanza di rispetto. Dicendo in chiusura: non ne vale la pena, non voglio giocare in una lega o in un paese dove accade tutto questo.
La mens sana Siena, in un comunicato, spiega che l’episodio denunciato non è emerso dal confronto tra le dirigenze delle due squadre con la terna arbitrale.
Ciò nonostante la Società biancoverde sostiene per l’ennesima volta la più ferma condanna nei confronti di qualsiasi forma di discriminazione razziale.
Il destino della virtus sembra ormai segnato, la partita è archiviata, la sconfitta anche, non le polemiche, perché di fronte a frasi razziste, non si può tacere o dimenticare.