BOVILLE – 22 FEB – Operava nel settore delle sponsorizzazioni sportive, ma non dichiarava tutti i redditi prodotti, né versava all’Erario le imposte dovute.
A scoprire l’evasione fiscale, a seguito di una complessa attività investigativa di natura economico finanziaria, sono stati i Finanzieri della Tenenza di Sora, i quali, nel corso di un’indagine di polizia giudiziaria nei confronti di un imprenditore sorano attivo nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, hanno individuato una società di capitali che forniva servizi alle imprese ed in particolare sponsorizzava manifestazioni sportive.
I successivi approfondimenti fiscali effettuati dalle Fiamme Gialle sorane, resi opportuni anche in considerazione dell’elevato livello di rischio fiscale connesso al settore delle sponsorizzazioni di eventi sportivi, consentivano di rilevare che la società, con sede operativa a Boville Ernica, per alcuni anni non aveva presentato le dichiarazioni fiscali, pur in presenza di un’operatività di impresa rilevata, tra l’altro, anche dalle banche dati fiscali.
Veniva intrapresa, quindi, nei confronti dell’individuata società, una verifica fiscale, il cui sviluppo è stato reso difficoltoso a causa dell’omessa esibizione, da parte del legale rappresentante della stessa, dei libri, registri e documenti contabili.
Per tale motivo, nel corso delle operazioni ispettive, al fine di quantificare il volume degli affari realizzato dalla società, sono stati effettuati vari controlli nei confronti di imprese clienti della stessa, che hanno consentito di acquisire numerose fatture, e parallelamente sono state sviluppate indagini finanziarie sui conti bancari e postali intestati all’impresa e alle persone alla stessa riconducibili.
Tali attività hanno consentito di quantificare la base imponibile sottratta a tassazione dalla società ai fini delle imposte sui redditi nel periodo dal 2012 al 2018, per oltre 5 milioni di euro, nonché violazioni all’I.V.A. per oltre 2 milioni di euro.
Nel corso degli accertamenti, inoltre, è stato rilevato che la società verificata, oltre ad occultare al Fisco i redditi prodotti, ha consentito l’evasione fiscale ad altre società attraverso l’emissione di fatture relative ad operazioni inesistenti. Infatti, gli specifici riscontri eseguiti hanno consentito di individuare due società, con sede in Lombardia, operanti nel settore delle corse automobilistiche, che hanno utilizzato fatture false – in quanto concernenti prestazioni mai eseguite – emesse dalla società verificata per un ammontare imponibile di 505 mila euro ed I.V.A. per euro 111.100.
In relazione a tale situazione illecita, gli specifici accertamenti condotti dalle Fiamme Gialle della città volsca hanno consentito di rilevare, altresì, che a fronte dell’emissione delle fatture false, al fine di attribuire all’operazione una parvenza di liceità, sono stati effettuati, a cura delle due società lombarde utilizzatrici dei documenti relativi ad operazioni fittizie, i relativi pagamenti attraverso bonifici bancari, accreditati sul conto corrente intestato alla società verificata. La provvista di denaro, tuttavia, una volta accreditata sul conto corrente societario, è stata trasferita, attraverso vari bonifici, sui conti correnti intestati a 4 persone terze, residenti tra il sorano e il cassinate, compiacenti con l’amministratore della società verificata – il quale, peraltro, era delegato ad operare sui citati conti -, per poi essere prelevata in contanti e restituita alle società lombarde utilizzatrici delle fatture false, che in questa maniera rientravano nella disponibilità del denaro.
Al termine della verifica fiscale, 7 persone – l’amministratore della società verificata, i rappresentanti legali delle due società lombarde e le 4 persone che hanno messo a disposizioni i conti corrente per il ristoro della provvista di denaro – sono state denunciate alla competente Autorità Giudiziaria, a diverso titolo, per le fattispecie di cui agli artt. 2 “Emissione di fatture relative ad operazioni inesistenti”, 4 “Presentazione delle dichiarazioni fiscali con dati infedeli”, 5 “Omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali” e 10 “Occultamento delle scritture contabili” del D.Lgs. 74/2000, e 648 bis “Riciclaggio” del c.p..