Dieci anni di Alessandro Frara. Oggi direttore dell’intero settore giovanile giallazzurro, Frara arriva però a Frosinone nella stagione 2011-2012 vivendo da lì tutte le varie epoche della crescita canarina. La cavalcata se l’è fatta tutta, dalla C alla serie A, da una conduzione quasi familiare ad una vera e propria azienda come è ormai oggi la realtà guidata dal patron Maurizio Stirpe.
Oggi a 38 anni la pietra miliare giallazzurra incarna un ruolo strategico per le geometrie di un Club che vuole dare vigore al proprio bacino di giovani. E chi meglio di lui che i campi l’ha solcati, segnandoli zolla per zolla, fino a qualche anno fa.
D’altronde sono passati appena 7 anni da quel colpo di testa che nella notte del 7 giugno 2014 fu un lampo in una serata bollente. Tra 22 corpi sudati e tesi come corde di violino, davanti a 10.000 persone trepidanti sugli spalti, a tifare per il ritorno del Frosinone in serie B dopo 3 anni di Purgatorio.
Ieri capitano giallazzurro delle due promozioni di fila, uomo squadra nella stagione della seconda risalita in A. Poi dirigente ed una carriera da direttore sportivo associata al lavoro di scouting.
E quelle esperienze, il vissuto calcistico ed umano ora saranno elementi cruciali da trasmettere ai ragazzi del settore giovanile giallo azzurro. Al di la del futuro di ciascuno, se diventeranno calciatori di professione o no, Alessandro Frara si ripromette di trasmettere loro i valori fondanti di questo sport. Parola di capitano.
Foto: Alessandro Frara , www.frosinonecalcio.com