Personalità, identità, consapevolezza. Il punto con il Toro ha messo in luce aspetti importanti. Senza dimenticare la capacità di cambiare assetto da parte del Frosinone.
Squadra camaleontica che con i granata ha avuto anche le occasioni per vincerla. Nonostante le pesanti assenze. Da Marchizza a Mazzitelli, passando per Rienier e lo squalificato Barrenechea. Capacità dei giocatori di sapersi adattare.
La banda dei giovanotti continua a fare bene. Domenica il tridente d’attacco, composto da Soulè, Ibrahimivic e kaio Jorge in tre faceva un totale di 60 anni. Niente male dav-vero.
Dopo 15 giornate i ciociari hanno un margine buono sul terz’ultimo posto: 7 punti e, sopratutto, sei squadre dietro. Nella parte destra della classifica c’è un po’ di bagarre. La vittoria del Cagliari è stata di quelle pesanti. I sardi hanno lasciato la zona caldissima.
Sabato si va sul campo di un Lecce che è a quattro punti dai ciociari. Non perdere al Via Del mare sarebbe fondamentale anche in vista degli impegni con Juve e Lazio.
Se, come detto, serve invertire il trend in esterna quale occasione migliore di un vero e proprio scontro diretto per la salvezza come quello di sabato. Perché due punti lontano dallo Stirpe sono pochi.
In casa i salentini hanno ottenuto tre vittorie, l’ultima datata 22 settembre contro il Genoa.Poi sono arrivati altri 3 pari e due ko.
Non un campo facile. Li ha preso un solo punto Milan e Bolo-gna. Li ha perso la Lazio. Li servirà un altro grande Frosinone in una gara che può rappresentare davvero uno snodo cruciale per il cammino dei giallazzurri.