Se si vuole essere ottimisti possiamo dire che a San Siro, sponda rossonera, il Frosinone sa come fare. Era il 1 maggio 2016. Con il Milan terminò clamorosamente 3-3. Con i ciociari raggiunti solo nel recupero da Menez.
Sabato i canarini affronteranno un Milan ferito dal ko in Champions e con tantissime assenze. Squalificato Giroud, con Leao da valutare, martedì si è fatto male pure Thiaw. E la difesa rossonera e’in emergenza totale.
Dopo quindici giorni si torna su un campo in cui il Frosinone ha dimostrato di saper giocare senza timori. Con l’Inter un ottima prestazione. Da ripetere con i rossoneri per provare a racimolare qualche punto anche fuori dal fortino Stirpe. Solo due quelli raccolti fino ad ora in trasferta.
Per fare l’impresa servirà un’altra gara di spessore, magari con quella spensieratezza che è il tratto distintivo della squadra di Di Francesco che con la vittoria sul Genoa ha superato i 350 punti in serie A. Ancora una volta la forza della gioventù può essere l’elemento fondamentale per provare a fermare la squadra di Pioli. Il Milan sarà acciaccato ma è sempre il Milan. Per il Frosinone, allora, sarà un altro bell’esame così come per Soulè.
L’argentino è il terzo giocatore più giovane ad aver segnato almeno sei gol nei cinque maggiori campionati europei. Più giovani di lui a riuscirci solo Jude Bellingham e Evan Ferguson.
Tornando alla gara di sabato a San Siro i ragazzi di Pioli hanno vinto 4 volte e perso due, contro Juve e Udinese. In trasferta i ciociari non hanno ovviamente mai vinto.
Con 18 punti all’attivo i canarini sono quasi a metà del loro cammino verso l’obiettivo. Di Francesco dice che serviranno 40 punti per salvarsi. Probabilmente ce ne vorranno meno. La media degli ultimi dieci campionati dice che la quota salvezza è a 36 e mezzo. L’anno scorso con 31 a testa andarono allo spareggio Hellas e Spezia. Sono nella stagione 2015-16, e il Frosinone c’era, l’Udinese mantenne la categoria con ben 39 punti. Se i numeri contano i ciociari allora sono più o meno a metà della loro strada e del loro obiettivo che, da questi parti, per dirla alla Di Francesco equivarrebbe ad una Champions League.