Alle 17.42 è atterrato all’aeroporto di Ciampino l’aereo pilotato dal presidente della Roma Dan Friedkin: a bordo Romelo Lukaku, nuovo attaccante giallorosso. Ad attenderlo all’esterno della pista migliaia di tifosi romanisti che cori, striscioni e fumogeni.
Dopo le visite mediche e la firma del contratto, Big Rom inizierà la sua nuova avventura nella Capitale agli ordini di mister Josè Mourinho.
Sarà un prestito di un anno, senza opzioni: al Chelsea andranno 5 milioni più bonus, mentre l’attaccante belga ha accettato di ridursi lo stipendio a 7,5 milioni l’anno, in linea con quello percepito la scorsa stagione all’Inter.
Un crack che per gli esperti di mercato rappresenta un colpo da 90 – come il suo numero di maglia: ora la Roma con la coppia Dybala-Lukaku può lottare per la zona Champions, sognando anche qualcosa in più.
In maglia giallorossa Big Rom ritrova Mourinho, che lo ha già allenato in due occasioni: a inizio carriera al Chelsea e durante il periodo al Manchester United. Tra i due, il rapporto non è stato sempre rose e fiori.
L’acquisto di Lukaku ha portato entusiasmo dopo un inizio di campionato deludente in cui la Roma ha raccolto un solo punto tra Salernitana e Verona.
Ed a Roma è scoppiata la Lukaku-mania. Il belga non era ancora atterrato ma in città era già spuntato un murales a lui dedicato: Big Rom nelle vesti di un gladiatore.