Che la classifica si sia accorciata è un fatto. Come è un fatto che il Frosinone abbia la peggior difesa del torneo: 49 gol subiti sono una enormità.
Nella giornata in cui il Verona si porta a meno 4 è l’Udinese a sparigliare le carte andando a cogliere una clamorosa vittoria a Torino: una vittoria che vale tanto.
Ecco fermare, battere, una big si può. Il Frosinone fino ad ora l’ha fatto solo con ‘l’Atalanta in campionato.
La gara di Firenze però ci ha rappresentato una disfatta totale. Un Frosinone durato poco più di dieci minuti. Poi è sparito.
C’è un altro dato. Nelle prime cinque gare del girone di ritorno il Frosinone ha incassato 15 reti, con alcuni gentili regali, e ne ha realizzate 7. Il confronto con le prime cinque di andata, con avversari quasi tutti diversi, e’ impietoso. Un girone fa dopo cinque turni aveva subito solo sette reti e ne aveva realizzate 8. Un difesa che sta diventando sempre più colabrodo. Che deve essere aiutata di più, perché se no si fa dura. Serve più pragmatismo, arrivati a questo punto della stagione,al di là delle convinzioni e delle prestazioni che, da sole, punti non portano.
Mantenere la categoria, sopratutto per come si era partiti, e’ troppo importante. Rovinare tutto sarebbe un peccato mortale. Serve più concentrazione lì dietro ma non solo: bisogna aggiungere un altro elemento. La poca concretezza. Senza voler gettare addosso a nessuno la croce occasioni come quelle avute da Kaio Jorge sia ad inizio gara che a match ormai compromesso non si possono fallire se si vuole provare a far male ad una grande.
E proposito di grandi prima la Roma poi la Juve. Empoli e Udinese hanno dimostrato che si può. Sta al Frosinone calarsi in quello che potremmo definire un nuovo campionato; da qui a maggio. Dietro i ciociari ci sono ancora, seppur sempre più vicine, Udinese, Empoli Sassuolo e Verona. Il destino è nelle mani dei canarini, ma serve uno scatto, serve farlo ora perché dietro non stanno di certo a guardare. Con i giallorossi, certo, non sarà facile. Contro l’Inter la truppa di De Rossi ha dimostrato di potersela giocare. Per i giallazurri il coefficiente di difficoltà e ‘alto così come lo è per le dirette concorrenti. I ciociari devono dare una segnale. Da subito però.