14 mila chili di esplosivo che stavano per essere trasferiti da un furgone alla cabina di un mezzo pesante. Una operazione delicatissima ad alto rischio esplosione e per questo denominata dalla guardia di finanza Big Bang, svolta all’interno di un parcheggio di Cassino, a pochi metri da negozi e case. Per questo secondo la guardia di finanza della città martire intervenute, in assenza delle necessarie cautele a tutela della sicurezza. Le 14 tonnellate di esplosivo, del tipo mina, sono state sequestrate.
Ma gli accertamenti delle fiamme gialle non si sono fermati ai due mezzi, continuando presso lo stabilimento di produzione di quel materiale, per verificare che ogni norma fosse rispettata. E secondo gli accertamenti dei militari non era tutto a posto, Perche da un successivo controllo di vigili del fuoco e arpa lazio, chiamati dalle fiamme gialle, è emerso che l’azienda era sprovvista delle autorizzazioni necessarie per l’immissione di fumi
nell’atmosfera e per lo scarico delle acque reflue industriali. Per questo i militari hanno proceduto al sequestro dell’impianto , denunciando il legale rappresentante: un 85enne di Arpino accusato di fabbricazione abusiva di materiale esplodente e di reati in materia ambientale.
Secondo i finanzieri del comando provinciale di Frosinone l’eventuale esplosione del materiale sequestrato durante le operazioni di trasbordo da un mezzo all’altro avrebbe provocato seri danni alle persone, alle abitazioni e ai locali commerciali ubicati attorno al parcheggio teatro delle operazioni, con il rischio di coinvolgere la circolazione lungo la vicina autostrada del sole.