Lungo le mulattiere che collegavano la città martire all’antico monastero, centinaia di cassinati imbracciavano pietre, sassi, basole, da portare fin su all’abbazia e contribuire così alla sua ricostruzione dopo il bombardamento delle truppe alleate che nel febbraio del ’44 la rasero al suolo.
E così quei sentieri, quelle mulattiere, sono state solcate per mesi da donne e uomini della città di Cassino che volevano cancellare le brutture della seconda grande guerra, partendo dalla ricostruzione del faro occidentale della cristianità.
Quei sentieri, quelle mulattiere, oggi riprendono vita: dal primo luglio chiunque potrà effettuare una donazione e prenotare sul sito www.stradapermontecassino.it, una basola in pietra che avrà il proprio nome iscritto e servirà a ricostruire quei sentieri che collegavano la Vecchia Cassino con il Monastero benedettino.
Entra nel vivo così il progetto “La strada di pietra per Montecassino” proposto dalla fondazione Cassino Cultura Onlus punta al recupero degli antichi sentieri che collegano, appunto, il vecchio centro abitato a Montecassino.
Elemento centrale del progetto è la basola di pietra, usata già nell’antichità per la costruzione della via Appia, il Teatro e l’Anfiteatro romano della nostra città, oltre ovviamente alla stessa Abbazia.
Ogni singola pietra avrà inciso il nome che il donatore indicherà. La “Strada” avrà una lunghezza di circa sei chilometri e verrà realizzata in più fasi. La prima coprirà la distanza tra il vecchio centro abitato e la Rocca Janula.
Un progetto che apre ancora una volta la città all’Europa. Negli ultimi anni, sia in Italia che in Europa, si è assistito al fiorire di iniziative indirizzate al recupero degli antichi luoghi e dei cammini utilizzati per secoli dai pellegrini nei loro viaggi, anche spirituali. E’ sufficiente pensare al gran flusso di persone che ogni anno percorrono il Cammino di Santiago o la via Francigena, per rendersi conto dell’interesse che simili operazioni sono in grado di destare.
Il progetto cassinate prende spunto dal progetto “Un Mattone per Assisi” avviato nel duemila e definitivamente portato a termine in pochi anni, diventato oggi una autentica attrattiva per migliaia di turisti.
La Storia, la Cultura, la Spiritualità di cui la città martire è pregna diventano così elementi cruciali non solo per recuperare la propria identità ma anche per puntare ad una nuova stagione turistica per il territorio.