CASSINO – 25 FEB – Il carcere di Cassino ad alta tensione: un litigio tra due detenuti stranieri, uno slavo e l’altro iracheno, sfociato in un pestaggio.
La notizia è diffusa dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. Ad avere la peggio è stato il detenuto iracheno colpito al viso e ad un occhio.
Il Sappe ipotizza che questo ennesimo episodio di violenza all’interno dell’istituto penitenziario sia riconducibile ad smercio di farmaci sottratti indebitamente dal detenuto iracheno. Ma al di là delle cause a preoccupare è l’escalation di violenza e di episodi che si registrano in quel carcere.
La Polizia Penitenziaria, infatti, ha anche sequestrato una sim-card per telefonino in una confezione di spray medicale.
«Ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre», denuncia Donato Capece, segretario generale SAPPE.
«Rispetto all’ennesima emergenza legata al sovraffollamento, con oltre 60mila detenuti presenti nelle carceri italiane, è solamente grazie ai poliziotti penitenziari – definiti dal Sappe gli eroi silenziosi del quotidiano – se il numero delle tragedie in carcere è fortunatamente contenuto e se – conclude Capece – si riesce a contrastare le intemperanze e le violenze di una parte di popolazione detenuta aggressiva e violenta».