CASSINO – 18 OTT – Plastica, 80 fusti di metallo, oltre 100 pneumatici, macchinari di vario tipo, apparecchiature elettriche guaste, il tutto mischiato su un’area di oltre 1000 metri cubi: è quanto hanno trovato i Carabinieri Forestale di Cassino, coadiuvati dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Frosinone che hanno accertato una gestione illecita di rifiuti all’interno di uno stabilimento nel cassinate.
I militari hanno trovato sul piazzale dell’azienda una grossa quantità di rifiuti: materiale di vario tipo per cui lo smaltimento va garantito attraverso canali che rispettino la tutela per la salute e salvaguardia ambientale. Ed infatti l’area di stoccaggio è risultata sprovvista anche della raccolta delle acque piovane e di un impianto di depurazione, per questo l’acqua che fuoriusciva dai rifiuti accatastati finiva poi sui terreni circostanti, anche fuori dall’impianto stesso. L’Amministratore Unico della Società proprietaria dello stabilimento è stato denunciato. L’area destinata allo stoccaggio dei rifiuti è stata invece sequestrata.
Dal cassinate alla valle di comino dove i carabinieri Forestale di Atina con il supporto dei colleghi di Cassino, hanno effettuato una serie di controlli sulla corretta etichettatura e tracciabilità dei prodotti agroalimentari venduti nei supermarket del cassinate. All’interno del banco frigo del reparto macelleria di un supermercato i militari hanno trovato alcune confezioni di carne bovina con le etichette non conformi alla normativa che rendevano impossibile capire lo storico dell’animale, ovvero dove fosse cresciuto e poi macellato. Le confezioni di carne sono state ritirate dal mercato mentre l’Amministratore della Società che gestisce il punto vendita è stata multato con una sanzione di 1.500,00 euro.