CASSINO – 30 OTT – Quattro righe di comunicato in cui Fca conferma che sono in corso discussioni con Psa intese a creare un Gruppo tra i leader mondiali della mobilità. FCA – specifica nella breve nota – non ha al momento altro da aggiungere.
Poco dopo la conferma è arrivata anche dal versante francese: con un ulteriore comunicato il gruppo Psa, che ha marchi come Peugeout, Citoren ed Opel, ribadisce le discussioni in atto in vista della creazione di uno dei principali gruppi automobilistici mondiali”. Un’ipotesi di fusione anticipata, nelle scorse ore, dal Wall Street Journal.
Insomma le basi sono state gettate, probabilmente anche qualcosa in più. Anche perché l’ipotesi di una fusione tra i due gruppi non è una novità. Già a marzo vi erano stati contatti tra Lo Chief Executive Officier di Peugeout, Carlos Tavares, e l’ad di Fca, Mike Manley.
Dopo il fallimento delle trattative con Renault ora si tenta di trovare l’intesa.
L’accordo tra Fca e Psa, secondo le indiscrezioni del Wall Street Journal, porterebbe alla nascita di un gruppo automobilistico da 50 miliardi di dollari in grado di vendere quasi 9 milioni di auto e di piazzarsi al quarto posto nella classifica globale dei costruttori.
La società che nascerebbe sarebbe paritaria (50% Fca e 50% Peugeot), Carlos Tavares diventerebbe amministratore delegato, John Elkann presidente.
Psa, lo ricordiamo, può vantare grandi marchi come Peugeout, Citroen, Opel, Fca brand come Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Maserati, Jeep. I vantaggi – secondo gli analisti – ci sarebbero per entrambi i gruppi per l’ ampiezza dell’offerta, numero dei brand schierati e per le aree geografiche coperte.
Ma La fusione sarebbe importante per Fca per le auto elettriche ed ibride, viste le piattaforme modulari di Psa.
Quali sono i prossimi step? Nel pomeriggio di mercoledì la riunione del Cda di Psa, giovedì quello di Fca. Da questi due passaggi si potrà capire molto di più sulla fusione e a che punto è la discussione.
Dopo le conferme delle due case sono arrivate anche le reazioni dei sindacati: per Rocco Palombella, segretario generale Uilm,è positivo il fatto che Fca cerchi partner internazionali per realizzare joint venture. Si deve continuare a valorizzare gli stabilimenti e le produzioni italiane, puntando sul valore aggiunto dell’elettrico di cui Fca ha bisogno”.