Tante indagini, tante analisi hanno dimostrato la lungimiranza delle associazioni mafiose e la loro capacità di pianificare. Le risorse del Pnrr fanno gola alle mafie che si stanno già muovendo con i loro progetti. Noi tutti siamo chiamati ad impedirlo. Parole del generale Angelosanto, il comandante del Ros dei Carabinieri, l’uomo che ha arrestato Matteo Messina Denaro. Originario di Sant’Elia, è stato all’università di Cassino per tenere una Lectio Magistralis su Governance, etica e corruzione.
Ha parlato dell’asse tra politica e mafia emerso da molte indagini, della volontà delle organizzazioni criminali di infiltrarsi, del controllo malavitoso di intere filiere produttive. Della volontà di insinuarsi anche tra le forze dell’ordine, per conoscere in anticipo le mosse del nemico, ovvero gli apparati per la sicurezza pubblica. Un’aula magna gremita, soprattutto di ragazzi: tutti in religioso silenzio, ad ascoltare l’intervento del generale, voluto dalla Scuola Nazionale di Formazione Socio Politica “Giorgio La Pira”
Il generale ci ha parlato anche dei legami con la sua terra d’origine e con i rischi che si devono evitare sul fronte criminalità: “Torno appena posso qui, dove ho i miei affetti, i miei fratelli. Sono contento di averla fatta conoscere: è una terra che deve fare uno sforzo per rimanere immune dalle infiltrazioni, perché non è così scontato.” Possiamo farcela? “Certo, dobbiamo essere ottimisti”