CASSINO – 15 GEN – Iniziati a mezzogiorno gli interrogatori di garanzia delle due maestre di Cassino finite nella bufera dopo l’indagine della polizia che ipotizza dei maltrattamenti sui bambini che venivano loro affidati all’interno dell’asilo di via Zamosh.
La notizia, che ha avuto l’effetto devastante di una bomba sui genitori di quei ragazzini, è arrivata giovedì scorso, quando gli agenti del commissariato di Cassino, diretti dal vicequestore Mascia e dal commissario Pittiglio, hanno notificato due misure interdittive emesse dal Gip Scalera, su richiesta del sostituto procuratore Roberto Bulgarini Nomi, che aveva coordinato le indagini. La decisione è scaturita dopo la denuncia dei genitori di un bambino, che nutrivano dei sospetti: le telecamere piazzate nell’aula hanno immortalato delle scene e delle frasi che gli inquirenti hanno definito eloquenti.
Le due donne, sospese per 12 mesi dall’insegnamento, hanno ora la possibilità di dare la propria versione dei fatti, di difendersi da queste accuse. Sono comparse davanti al Gip a mezzogiorno, una delle due accompagnate dai suoi legali, Sandro Salera e Paolo Marandola.